Il grande ritorno del Dr Stranamore, ovvero, chi vuole morire per Zelensky?

26/1/23 – Un vento di follia soffia su buona parte dell’Occidente. Come se non bastasse il disastro della assurda guerra in Ucraina, ministri e generali danno ora l’impressione di voler buttare anche i loro paesi in un conflitto che sarebbe un massacro non solo in termini di vite umane, ma anche di costi economici e sociali, pesantissimi. Dopo quelli già sostenuti dagli europei per pagare la guerra quasi al posto degli ucraini.

Nel 1961 la bomba a idrogeno russa ‘Zar’, la più potente finora

Sembra il grande ritorno del Dr Stranamore, protagonista dell’omonimo geniale e chissà premonitore film di Stanley Kubrik, “ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (atomica). La storia di un manipolo di scienziati (ex-nazisti), generali pazzi e politici deboli americani ossessionati dalla necessità di lanciare un attacco nucleare contro l’Urss, per proteggere, fra l’altro, i propri “fluidi vitali” minacciati da Mosca.

Negli ultimi giorni c’è stato un florilegio di dichiarazioni da Dr Strangelove (nell’originale in inglese). Per annunciare, quasi con soddisfazione, una imminente guerra con Mosca. Ministri e generali europei si sono messi a giocare ai novelli Napoleone, in previsione di una possibile guerra con la Russia.  

Il capo dell’esercito britannico generale Sanders dice che è “essenziale” prendere “le misure preparatorie per mettere le nostre società in stato di guerra se necessario”, compresa una possibile “mobilitazione nazionale”. Il capo del comitato militare Nato l’ammiraglio olandese Bauer

avverte che “tutto può succedere in qualsiasi momento”. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius forse aspirante ministro della Guerra, come 2 secoli fa) proclama che “dobbiamo essere capaci di fare la guerra”. La Germania, avverte, deve diventare “kriegstuechting”, ossia in grado di condurre una guerra. Il collega svedese Carl Oskar Bohlin afferma che bisogna preparare la popolazione a un possibile conflitto con Mosca. La Polonia ha appena diffuso le linee guida di una possibile mobilitazione generale in caso di guerra e vuole portare a 300mila i suoi soldati.

Si suppone che i dirigenti politici e militari degli stati siano soprattutto preoccupati della necessità di garantire la vita e il benessere dei loro concittadini. Evitando a ogni costo le guerre, con il loro corollario di morte, distruzioni, impoverimento, sofferenze. Ma curiosamente da quando è iniziata la guerra in Ucraina l’Occidente sembra essere tornato indietro di due secoli nella Storia, quando i conflitti politici si risolvevano a cannonate, con il massacro di decine di migliaia di giovani soldati.

Manifesto Dr. Strangelove, Dr Folamour in Francia

Ma c’è in Europa qualcuno, dotato di un cervello funzionante, o negli Usa, che vuole morire per l’Ucraina o per il suo presidente l’ex-attore comico Zelensky?

Europei ed americani hanno provocato l’offensiva russa, non rispettando gli impegni presi al momento dello scioglimento dell’Urss, che prevedevano una zona cuscinetto neutrale fra Nato e Mosca. Con l’Ucraina e Bielorussia. Una questione di sicurezza di interesse vitale per la Russia, per non avere ogive nucleari Nato sulle porte di casa. Non hanno poi fatto nulla per fermare la guerra. Anzi hanno fatto tutto il possibile per prolungarla, armando e finanziando il regime ucraino. A spese dei propri cittadini contribuenti, che hanno pagato con le loro tasse lo sforzo bellico di Kiev, e si sono impoveriti per l’effetto che la guerra ha avuto sull’inflazione e sulla consecutiva caduta dei redditi dei cittadini europei. Però non su quelli di petrolieri, banche, assicurazioni, speculatori, che sono esplosi.

E ora, invece di premere su Kiev per una pace negoziata con Mosca, che ponga fine a una guerra assurda, e al massacro dei giovani russi e ucraini, ci preparano ad un conflitto generalizzato in Europa. Ossia tutti contro la Russia. Dimenticando che Mosca, criminalizzata e isolata, ha ora stretti rapporti con potenze militari e nucleari come Cina, Iran (spinta da Donald Trump a riprendere la fabbricazione della bomba atomica) o la Corea del Nord del folle dittatore Kim Jong-un.

Una follia. Con conseguenze incalcolabili se non interviene un rapido cambio di rotta. Forse con una vittoria di Donald Trump – ritenuto favorevole alle posizioni di Mosca nel conflitto, e che ha annunciato di volere mettere fine alla guerra in 48 ore – alle presidenziali americane di fine anno.   

E’ anche vero però che lo stesso Trump, quando era alla Casa Bianca, ha dimostrato a volte di non essere molto più prevedibile e affidabile del suo ‘amico’ Kim Jong-un. Che nel caos mondiale crescente, si prepara ad invadere la Corea del Sud. Mentre Pechino prepara quella di Taiwan.

Aumenta inoltre il rischio che una futura guerra mondiale, magari a pezzi, possa trasformarsi in un conflitto almeno parzialmente nucleare. Mosca ha già avvertito che se sarà messa con le spalle al muro da armi sofisticate consegnate da americani e europei a Kiev, che permetteranno di colpire in profondità il territorio russo, diventerà giustificato l’uso di armi nucleari, magari tattiche, cioè di impatto ridotto, contro l’Ucraina. E ha inviato armi nucleari all’alleato bielorusso.  

Il mediatore prussiano, caricatura

L’ex-presidente Medvedev ha avvertito più volte di questo rischio. L’esercito russo ha appena messo in servizio un simulatore per preparare i propri soldati a combattere in zone colpite da ordigni nucleari.  Follia.  Nello stesso tempo anche l’esercito americano sta preparando un meccanismo analogo. Mentre la Nato annuncia per le prossime settimane manovre in Europa, in chiave anti-Russia, con oltre 90mila uomini. “Stiamo passando da un mondo post-bellico a uno pre-guerra” avverte il capo dell’esercito di sua maestà re Carlo, il generale Sander, che in tre anni vuole raddoppiare il numero dei militari britannici.

Insomma spuntano piccoli Napoleoni un pò in tutta Europa. Che sembrano dimenticare però che sia il Napoleone originale, sia dopo di lui un altro uomo che si sentiva padrone dell’Europa, Adolf Hitler, sono caduti in seguito a temerarie guerre contro la Russia. Fra tanti napoleoncini non si vedono spiccare invece sulla scena internazionale grandi negoziatori, della statura di Niccolò Macchiavelli o di Charles Maurice de Talleyrand, artisti delle trattative per chiudere un conflitto.

Mentre nella guerra a Gaza fra Israele e Hamas ogni giorno arrivano appelli per un cessate il fuoco (più a vantaggio di Hamas che di Israele) sembra che i ‘pacifisti’ si siano dimenticati della guerra in Ucraina e delle sue decine di migliaia di soldati uccisi delle due parti, oltre che dei civili. Meno numerosi. Invece di cercare di mediare per fermare il conflitto, l’Europa sembra pensare soprattutto ad armare l’Ucraina ed a prepararsi a sua volta per un conflitto con la Russia. Che probabilmente degenererebbe in una guerra mondiale. Follia.

Viene irresistibilmente da pensare alla Terza ed Aurea Legge Fondamentale della Stupidità Umana formulata nel 1988 dallo storico Carlo Cipolla: “una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare un vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”….

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francescocerri

Giornalista Internazionale. Nato come specialista di politica europea e di sicurezza. Inviato a Sarajevo durante la guerra dei Balcani, e al Tribunale Penale Internazionale al processo Milosevic. Corrispondente in Israele/Palestina durante l'intifada, in Turchia durante la guerra in Siria e la rivolta di Gezi Park. In Spagna , con gli indignados, e Portogallo. Presidente onorario della stampa parlamentare europea. Cavaliere della Repubblica.

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