LE FOLLI MENZOGNE DI URSULA E MACRON. VOGLIONO LA GUERRA? DIAMOGLI UN ELMETTO E VADANO A COMBATTERE. LA RUSSIA NON È NOSTRA NEMICA – MASSACRO ALAWITI IN SIRIA, PILE CADAVERI IN STRADA

8/3/25 – “S’il faut donner son sang, allez donner le vôtre, vous êtes bon apôtre Monsieur le Président”. Cantavava un secolo fa il geniale Boris Vian in “Le désrteur”..(“Se bisogna versare il sangue, andate a dare il vostro Signor Presidente, siete buon apostolo”). La canzone sembra scritta, in anticipo di 100 anni, per il Napoleoncino di Parigi Emanuel Macron e gli altri leader europei, che di nuovo cercano di trascinarci in una Terza Guerra Mondiale. Proprio quando la pace in Ucraina è a portata di mano, grazie a Donald Trump e Vladimir Putin. Dopo avere alimentato per tre anni con i nostri soldi una guerra assurda e inutile, costata già la vita a centonaia di migliaia di giovani russi e ucraini, ora Macron e soci cercano di impedire che finisca. Con menzogne criminali. Che forse un giorno li porteranno davanti a un tribunale. Speriamolo.

Macron e Ursula Von der Layen hanno lanciato proclami bellici: l’Europa è in pericolo, la Russia è il memico e dobbiamo armarci per farle la guerra. Bugie comparabili con quelle di George Bush quando proclamava che Saddam Hussein aveva “armi di distruzione di massa”. Un fake immenso. Bush invase l’Iraq facendo centinaia di migliaia di morti, civili soprattutto. Destabilizzando il Medio Oriente provocando una esplosione del terrorismo jihadista sunnita. E le famose armi di distruzione di masa? Nessuna! Non erano mai esistite! Un’altra bugia. Se la Corte Penale Internazionale fosse una cosa seria, avrebbe dovuto prendersela con Bush, e non con Putin e Netanyahu, che difendono gli interessi vitali dei loro paesi. E con Macron e gli altri leader europei che vogliono prolungare il massacro in Ucraina e trascinare i propri paesi in guerra, forse nucleare.

EUROPA SPENDE IN ARMI 56% PIU’ DELLA RUSSIA – Con il disegno altrettanto folle di spendere altri 800 miliardi di euro, togliendoli a scuole, sanità, pensioni,  in un inutile e assurdo “riarmo”. Quando nel 2024 la spesa militare dei paesi Ue e degli europei Nato (Turchia, Regno Unito, Norvegia) ha raggiunto 719 miliardi di dollari, un 56% più di quella russo, 461 miliardi. Inoltre, come rileva uno stufio dell’ Osservatorio dell’Università del Sacro Cuore di Roma, una parte della spesa russa serve a sostituire le perdite subite in Ucraina, e non aumenta il suo potenziale bellico. Quello europeo invece aumenta ogni anno. E non c’è nessun bisogno degli 800 miliardi di Ursula. Una manovra che nasconde intenzioni nascoste. Rafforzare i poteri della tecocraxia Ue, e quindi i suoi, per Von der Layen. Darsi una nuova legittimità da condottiere militare per Macron, ai minimi storici di popolarità in Francia. Qualcuno però mantiene il sangue freddo. Come il premier ungherese Orban, che ha respinto i piani guerrieri di Ursula e Macron. Il vicepremier italiano Salvini, che ha dichiarato “matto” Macron.  “Mentre il mondo vuole la pace Macron e qualcun altro in Europa parlano di bombe, di aerei di missili, di carri armati”. Macron già ha portato la Francia sul bordo del fallimento, com un debito pubblico di 3.300 miliardi. I francesi vogliono che se ne vada. Ma lui si aggrappa alla poltrona e crrca di resistere fino al 2027, tentando ora una  testosteronica fuga in avanti

La proposta bellica prende in giro i cittadini europei. Che già hanno subito pesantamente le conseguenze della guerra, che ha impoverito le classi modeste, medie, i pensionati. Arricchendo speculatori, multinazionali, lobby delle armi, banche. Dall’inizio della guerra gli europei hanno fatto di tutto per prolungarla. Ma, a parte Orban, non hanno mai proposto una tregua. Ci sono però sempre  Trump e Putin, decisi a raggiungere la pace e  imporla in Ucraina. Nonostante la isteria bellica di alcuni europei. Dopo la  decisione di Trump di bloccare gli aiuti militari e di intelligence a Kiev, il regime ucraino non potrà reggere più di qualche settimana Nonostante le sceneggiate di Macron.

– SIRIA, ATROCITÁ CONTRO GLI ALAWITI, JIHADISTI MASSACRANO FAMIGLIE INTERE, ANCHE I BAMBINI, PILE CADEVERI IN STRADA. CENTINAIA I MORTI

I jihadisti siriani dell’Isis, ora vestiti da asoldati siriani

Invece di parlare di fare la guerra a Putin, l’Europa farebbe meglio a difendere le minoranze dal nuovo regime jihadista siriano, vicino al ‘sultano’ turco Erdogan. A Latakia, sulle rive d Mediterraneo, è in corso da due giorni un massacro di civili alawiti da parte delle ‘forze di sicurezza’ del nuovo regime jihadista sunnita. Fonti locali riferiscono di stupri e atrocità. “Stanno uccidendo famiglie intere. Anche i bambini. Gli sparano a sangue freddo. Ci sono pile di cadaveri per strada” ha racconta un abitante di Banias, vicino a Latakia. Sono stati uccisi già più di 700 civili. Alcuni in crudeli esecuzioni, caratteristiche di Al Qaia e Isis. Da cui provengono i nuovi padroni di Damasco. Che la Turchia cercava di vendere come ‘moderati’. Gli alawiti/aleviti (10% della popolazione) sono il ramo più tollerante e liberale dell’Islam,vicino allo Sciismo. Per questo sono odiati dai nazi-jihadisti como ‘eretici’ e ‘blafemi’. E anche per appartenere alla stessa comunità dell’ex-presidente Assad. Il regime del neo ‘capo dello stato’ al Sharaa (‘al Julani quando era di Al Qaida) aveva promesso di non prendersela con le minoranze. Una promessa che ha retto pochi giorni. Gli Alawiti soprattutto, ma anche i cristiani sono da settimane oggetto di violenze e persecuzioni.  Dopo gli Yazidis, massacrati a migliaia dall’Isis (e migliaia di donne violentate e vendute come schiave sessuali) dieci anni fa, ora sono gli alewiti le vittime degli stessi nazi-jihadisti, che solo hanno cambiato casacca, mettendosi l’uniforme della polizia e dell’esercito siriani. Ma pronti a usare la stessa ferocia.

“Al Julani si era tolta la jellabah e si era messo giacca e cravatta per sembrare moderato, accusa il ministro degli esteri osraeliano Israel Katz. “Ora si è tolto la maschera e mostra il suo vero volto: è un terrorista jihadista della scuola di al Qaida che commette atrocità contro la popolazione civile alawita”. Una tragedia che dovrebbe ricordare ai molto mediocri leader europei – pensando anche, nel giorno delle donne, a quello che subiscono le donne nel ‘Emirato’ talibano in Afghanistan – che il nemico non è la Russia ma l’incontenibile espansione dell’islamismo salafita in Europa e ai suoi conf

Published by

francescocerri

Giornalista Internazionale. Nato come specialista di politica europea e di sicurezza. Inviato a Sarajevo durante la guerra dei Balcani, e al Tribunale Penale Internazionale al processo Milosevic. Corrispondente in Israele/Palestina durante l'intifada, in Turchia durante la guerra in Siria e la rivolta di Gezi Park. In Spagna , con gli indignados, e Portogallo. Presidente onorario della stampa parlamentare europea. Cavaliere della Repubblica.

it_ITItaliano