18/9/24 – Giudici contro. Contro il governo, in Italia, le opposizioni in Venezuela o in Turchia, in difesa del potere nella Spagna post-franchista. La dea bendata si toglie la benda per intervenire nella politica. Una deriva che, con gradi molto diversi di intensità, colpisce paesi come Spagna, Venezuela, Italia, Turchia. Non solo le dittature. E se la soluzione del problema venisse dalla Intelligenza Artificiale Evolutiva? Una Giustizia dei Robot intelligenti di ultimissima generazione, fra 20/30 anni, capace di vera imparzialità, immune da corruzione, derive politiche. Insomma di cui gli umani possano fidarsi.

(La Giustizia, caricatura P. Moreno)
Il Venezuela del caudillo Nicolás Maduro, è un chiaro esempio di una giustizia agli ordini del potere. Dopo le ultime presidenziali vinte dal candidato dell’opposizione Edmundo Gonzlez i magistrati si sono scatenati contro chi denunciava il furto del voto. Arresti di massa, violenze, repressione, sotto la ‘legalità’ di un apparato giudiziario di regime. González ha dovuto fuggire in Spagna per evitare il carcere. Per ritorsione la giustizia di regime ha fatto arrestare due turisti spagnoli, accusati di essere agenti dei servizi segreti di Madrid. La Turchia è un altro esempio di una giustizia agli ordini di un potere autoritario. Quello del ‘sultano’ Erdogan, da 25 anni inamovibile premier/presidente islamico del paese. Molti magistrati sono diventati il braccio armato delle epurazioni volute da Erdogan dopo il golpe da operetta del 2016, pretesto per lanciare una epurazione politica su larga scala. Togliendo di mezzo 4.500 dei 14.500 giudici e procuratori turchi, rimossi, incriminati, arrestati. “Ogni altra atrocità e forma di oppressione è stata resa possibile grazie alla scelleratamente astuta mossa di epurare il potere giudiziario”, accusa l’ex-magistrato Yavud Sydin. Sono finiti in manette anche centinaia di giornalisti, dirigenti politici, sindaci, , avvocati, universitari. Oltre a 30 mila funzionari e militari. La Nato, di cui la Turchia fa parte, e l’Europa hanno guardato da un’altra parte.

(caricatura, le purghe di Erdogan dopo il golpe)
La deriva di una giustizia politicizzata non è una esclusiva dei regimi autoritari. In Italia, negli ultimi 30 anni giudici di sinistra hanno smantellato con ‘Tangentopoli’ il potere democristiano-socialista che aveva governato il paese dalla fine della guerra. Poi si sono accaniti sul nuovo leader del centro destra Silvio Berlusconi. Ora nel mirino c’è il capo della Lega e vicepremier Matteo Salvini, allora ministro degli interni, per avere impedito nel 2019 come prevedeva la legge lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave dell’ong di Barcellona Open Arms. I pm di Palermo chiedono che venga condannato a sei anni di carcere per “sequestro di persona”. Una condanna di Salvini potrebbe fare cadere il governo di centro destra della premier Meloni.

(Sanhez e la moglie Begonia Gomez, caricatura Garcia Moran)
In Spagna le derive di una giustizia post franchista, in difesa del potere centrale, hanno fatto finire in carcete per due anni i ministri del Governo indipendentista catalano che nel 2017 aveva convocato un referendum sull’indipendenza. Ora parte della magistratura rifiuta di applicare la legge di amnistia degli indipendentisti incriminati nel 2017, formalmente approvata dal parlamento di Madrid. Mentre il premier socialista Pedro Sanchez beneficia di una difesa a oltranza di procura e avvocatura dello stato contro un giudice ostinato – di cui chiedono la ricusazione – nella vicenda privata che vede imputati per presunto traffico di influenza e corruzione sua moglie e suo fratello. Insomma la giustizia degli uomini sembra sempre più vulnerabile a difetti e fragilità umani: parzialità, obbedienza al potere, senso di onnipotenza, interessi privati. L’esplosione della Intelligenza Artificiale ci avvia sembra, fra 20/30 anni, verso un mondo dominato dai robot super intelligenti e evolutivi. Per l’imparzialità della giustizia potrebbe non essere un male.