4/11/24 – Per l’Europa soprattutto potrebbe essere un vero punto di svolta. Fra la guerra a oltranza, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per tutto il continente. O la fine di un conflitto assurdo, pericolosissimo, che l’amministrazione Biden di fatto ha voluto, finanziato e prolungato, trascinando dietro a sé leader europei incompetenti o troppo deboli. Soprattutto per umiliare la Russia e difendere l’egemonia mondiale del dollaro contro le velleità ‘rivoluzionarie’ dei paesi emergenti capitanati da Mosca e Pechino nei Brics. Un obiettivo doppiamente fallito. I Brics sono più forti che mai, e Mosca sta vincendo la guerra.

Le presidenziali americane propongono una alternativa chiara. Trump, il pragmatico e per certi versi l’impresentabile, ha promesso di fermare la guerra in Ucraina “in 48 ore”, dialoga con Putin, e perfino con il pericoloso psicopatico nord-coreano Kim (però con in mano di bottone nucleare). O la più elegante Harris, appoggiata da tutto ciò che i ‘progre’ americani hanno di più chic/glamour, i Bill/Hillary Clinton, i Michelle/Barack Obama. Ma con il terribile handicap di essere stata per quattro anni la poco visibile numero due di Jo Biden, l’uomo che ha riportato la guerra come soluzione dei conflitti politici nel cuore dell’Europa, 80 anni dopo il nazismo. E che con ogni probabilità la porterà avanti. Fino alle più estreme conseguenze. Soprattutto per noi, gliu europei. L’America è lontana. E già è l’Europa che paga da due anni sulla sua pelle per una guerra assurda, che l’ha messa in ginocchio economicamente ,a parte speculatori e banche, e multinazionali, delle armi e dell’energia. Il piano di Trump è già pronto, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times. Prevede in un primo tempo di congelare la guerra sulle posizioni attuali, fermando così il massacro in corso di centinania di migliaia di ragazzi russi e ucraini, porre il veto ad una adesione dell’Ucraina alla Nato, considerare autonome le zone già (ri) conquistate dai russi. Si tratterebbe in pratica di mettere in applicazione i termini della base per un armistizio negoziati a Istanbul da Russia e Ucraina nell’aprile del 2023. Ma Biden allora aveva inviato a Kiev l’utile idiota Boris Johnson, allora primo ministro inglese, per rovesciare il tavolo del negoziato, e imporre a Kiev di continuare la guerra, promettendo soldi e armi. Le spese di ricostruzione e di sorvegliana militare dell’applicazione dell’arministizio sarebbe a carico dell’Ue, prevede Trump. E intanto si avvierebbero, senza fretta, negoziati per una soluzione definitiva.

Ahoo Daryaei
IN IRAN LA CORAGGIOSA PROTESTA DI AHOO DARYAEI – Tutto è ora nelle mani degli americani, e soprattutto di quella manciata di elettori dei sette ‘swing states’ da cui dipenderà la vittoria di Trump o di Harris. Certo una nuova presidenza del tycoon non sarà di tutto riposo comunque per gli equilibri mondiali. Soprattutto Trump si trascina dietro l’errore più clamoroso commesso durante il primo mandato. La rottura degli accordi nucleari fra l’Iran e l’Occidente. Spinto dalle potenze islamiche sunnite, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, avversarie dell’Iran sciita, Trump aveva fatto saltare l’accordo con Teheran, che già stava dando risultati importanti in termini di distensione del regime. La rottura dei patti ha provocato l’irrigidimento, interno ed esterno dell’Iran. Più repressione delle libertà in nome del fanatismo reliogioso, e carta bianca ai ‘proxys’ di Teheran, Hamas, Hezbollah in primis, contro Israele, per destabilizzare il Medio Oriente. Le guerre di Gaza e deel Libano ne sono una conseguenza. E l’ultimo episodio respressivo a Teheran dimostra il continuo irrigidimento della polizia dei mollah. Una studentessa iraniana, vittima delle molestie della ‘polizia della morale’ ha attuato una pericolosissima protesta. Si è spogliata nell’Università di Teheran, rimanendo in mutandine e reggiseno, per denunciare la pesante oppressione morale subita dai giovani iraniani. I sondaggi indicano che i due terzi almeno degli iraniani non sopportano più il regime. La coraggiosa ragazza, Ahoo Daryaei, è stata arrestata, mentre il video della sua protesta faceva il giro del mondo, incendiando le reti sociali. Non si sa dove sia stata portata, e in che condizioni. Il governo naturalmente ha detto che non è successo nulla. Che la povera ragazza aveva dei problemi psichici ed è stata caritatevolmente rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Per essere curata….
